Ci sarà la pace in Ucraina? Sì. Ma non dopo la capitolazione di Kiev come pretende Putin e come pretendono i suoi propagandisti.
Qualsiasi negoziato per porre fine alla guerra in Ucraina potrà iniziare solo quando il presidente russo Vladimir Putin capirà che non vincerà. È quanto ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista alla Cnn.
«A mio avviso, è necessario che Putin capisca che non avrà successo con questa invasione e con la sua aggressione imperialistica, che deve ritirare le truppe. Questa è la base per i colloqui», ha detto Scholz all’intervistatore Fareed Zakaria, aggiungendo che ritiene che l’Ucraina sia «pronta per la pace». «Se si guarda alla proposta degli ucraini, è facile capire che sono pronti per la pace. Bisogna fare qualcosa. Questo deve essere fatto da Putin», ha detto ancora.
Alla domanda se sia possibile trovare un accordo che ponga fine alla guerra, magari con la concessione da parte dell’Ucraina di non voler riprendere la Crimea o parti della regione orientale del Donbass, Scholz ha risposto che non sarà presa alcuna decisione senza la parte ucraina.
«Non prenderemo decisioni al posto loro. Li sosteniamo», ha dichiarato il cancelliere tedesco. E quando il giornalista gli ha chiesto se intenda incoraggiare l’Ucraina a prendere in considerazione un accordo di questo tipo, Scholz ha risposto: «Abbiamo detto (all’Ucraina) che può entrare a far parte dell’Unione europea. Stanno lavorando per fare progressi in tutti i criteri che sono importanti per questo. Penso che sappiano che siamo pronti a organizzare un certo tipo di garanzie di sicurezza per il Paese, in tempi di pace, ma non siamo ancora a quel punto».