Cina e Russia contro Usa, Australia e Gran Bretagna. I due blocchi si sono “scontrati” a livello diplomatico sulla questione dei sottomarini nucleari, nell’ambito di una cooperazione annunciata dagli Stati Uniti con gli altri due Paesi. Pechino e Mosca hanno espresso la loro condanna, la Cina in particolare ha denunciato l’accordo come un `percorso sbagliato e pericoloso´, che viola gli obiettivi del Trattato di non proliferazione con `un grave rischio di proliferazione nucleare´.
La Russia da parte sua ha accusato gli «anglosassoni» di aver posto le condizioni per «anni di confronto» in Asia. L’alleanza formalizzata ieri ma che era già stata annunciata 18 mesi fa e ribattezzata Aukus dalla sigle dei tre paesi membri, prevede che i tre sottoscrittori uniscano le loro forze per costruire una nuova generazione di sottomarini nucleari in Australia, dopo il previsto acquisto di alcuni sottomarini da parte di Canberra. Come parte dell’intesa, l’Australia riceverà in particolare tre sottomarini dagli Stati Uniti, con l’opzione di acquistarne altri due, ad un costo di 3 miliardi di dollari l’uno. Il primo dovrebbe essere consegnato nel 2032.
Gli alleati si impegnano inoltre a lavorare insieme nello sviluppo delle tecnologie, come l’uso di reattori realizzati da Rolls-Royce nel Regno Unito. L’Australia, che sarà poi in grado di produrre in proprio i sottomarini intorno al 2040, comprerà anche un sottomarino di design britannico chiamato Ssn-Aukus, che utilizza in buona parte tecnologia americana.
«Questi tre paesi si stanno sempre più imbarcando su una strada sbagliata e pericolosa, a vantaggio dei loro soli interessi geopolitici e nel totale disprezzo delle preoccupazioni della comunità internazionale», ha detto ai giornalisti un portavoce della diplomazia cinese, Wang Wenbin. «Il mondo anglosassone sta costruendo con Aukus un nuovo blocco riproponendo le strutture Nato in Asia e scommettendo seriamente su lunghi anni di confronto», ha affermato da parte sua il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
Ieri, parlando dalla base navale di San Diego con accanto il primo ministro britannico Rishi Sunak e il premier australiano Anthony Albanese, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato l’accordo che rappresenta una cooperazione «senza precedenti». Biden ha sottolineato come «questi sottomarini saranno a propulsione nucleare, ma non porteranno armi nucleari» per rispettare il principio di non proliferazione.