Bucha, Irpin, Mariupol e tanti altri luoghi: crimini di guerra russi in Ucraina che ora sono provati al termine di na inchiesta delle Nazioni Unite.
La Russia ha commesso un’ampia gamma di crimini di guerra in Ucraina, tra cui uccisioni intenzionali, torture sistematiche e deportazione di bambini, secondo il rapporto di un’inchiesta sostenuta dalle Nazioni Unite pubblicato oggi.
Le forze russe hanno condotto attacchi “indiscriminati e sproporzionati” contro l’Ucraina, hanno fatto ricorso alla tortura, hanno ucciso civili al di fuori dei combattimenti e non hanno preso misure per salvaguardare la popolazione ucraina.
Il rapporto è stato pubblicato un anno dopo il bombardamento russo di un teatro nella città di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, che ha causato la morte di centinaia di persone.
La commissione ha citato come potenziali crimini contro l’umanità i ripetuti attacchi alle infrastrutture ucraine che hanno lasciato centinaia di migliaia di persone senza riscaldamento ed elettricità durante i mesi più freddi.
Il rapporto, basato su oltre 500 interviste, immagini satellitari e visite a siti di detenzione e tombe, giunge mentre si prevede che il tribunale penale internazionale dell’Aia chieda l’arresto di funzionari russi per aver deportato con la forza bambini dall’Ucraina e aver colpito infrastrutture civili.
Gli autori del rapporto hanno anche rilevato un “piccolo numero” di apparenti violazioni da parte delle forze ucraine, tra cui una che, a loro dire, è sotto indagine penale da parte delle autorità ucraine.
La maggior parte del rapporto si concentra tuttavia sulle accuse alla Russia. La Russia nega di aver commesso atrocità o di aver preso di mira i civili in Ucraina.
