Giorni di fuoco nel vero senso della parola: in Francia non si placano le proteste contro la riforma delle pensioni.
L’Eliseo ha annunciato che, visto il clima di tensione, la visita di re Carlo III è stata rinviata. “Continueremo la mobilitazione e anche la visita di re Carlo III sarà nel nostro mirino”, dichiaravano prima dell’annuncio del rinvio due sindacalisti, Mathieu Obry della Cgt e Yvan Fort di Force Ouvriere, all’indomani di una giornata di manifestazioni degenerate in scontri in tutto il Paese, con un bilancio aggiornato di 457 persone fermate e 441 agenti feriti tra poliziotti e gendarmi.
Secondo i dati del ministero dell’Interno, più di un milione di persone sono scese in piazza giovedì in tutta la Francia, di cui 119mila solo a Parigi. Le manifestazioni sono state scatenate dalla legge che ha innalzato di due anni l’età pensionabile, ossia fino a 64 anni. I sindacati hanno organizzato ulteriori proteste per martedì, giorno in cui era stata fissata la visita di Stato di re Carlo III.
Le proteste di giovedì
Nei quartieri di Parigi, ma anche a Lione, a Rennes e in molte altre città, compresa Bordeaux dove è stato dato alle fiamme dai manifestanti il grande portone di legno del Comune, la guerriglia tra i black bloc e la polizia è andata avanti dal primo pomeriggio fino alle 2 di notte. Le scene di violenza da parte della polizia e dei manifestanti fanno il giro del web e la situazione sembra sempre più fuori controllo. Sono stati appiccati nella sola serata di ieri oltre 200 incendi nella capitale, non soltanto cassonetti stracarichi di immondizia, ma anche panchine, motorini, pensiline, materiale da cantiere. Per l’assessore e vicesindaco Emmanuel Grégoire, la situazione della capitale “è molto preoccupante, non si può andare avanti così ancora molti giorni”. L’esponente del Comune della capitale parla di “situazione quasi insurrezionale” e suggerisce di “non promulgare la legge e riavviare negoziati con i sindacati”.
Gli scioperi
Sul fronte degli scioperi – mentre si prepara una nuova giornata di mobilitazione martedì -, nettezza urbana ed energia sono sempre i settori in prima fila e i disagi sono enormi. Alle pompe di benzina la penuria comincia a farsi sentire, anche se grazie a un intervento della polizia che ha sbloccato i rifornimenti dalla raffineria di Normandia – che serve Parigi – la situazione è migliorata questa mattina. I trasporti sono sempre a singhiozzo, di giorno in giorno le direzione degli aeroporti annunciano i voli annullati: per domenica e lunedì, fra il 20 e il 33% saranno annullati all’aeroporto parigino di Orly e negli scali di Marsiglia e Lione.