Jair Bolsonaro è rientrato in patria dopo l’esilio volontario negli Usa. Il leader di estrema destra è atterrato a Brasilia con un volo di linea dalla Florida, dove è stato negli ultimi tre mesi. È la prima volta che ritorna in Brasile dopo l’assalto dei suoi sostenitori ai palazzi governativi di Brasilia l’8 gennaio scorso e per il quale è sotto inchiesta per incitamento.
Bolsonaro, però, non guiderà l’opposizione al governo Lula. «Non ti devi opporre a questo governo, questo governo è esso stesso un’opposizione», ha detto Bolsonaro, che era arrivato in Florida qualche giorno prima dell’insediamento di Lula e dell’assalto ai centri istituzionali di Brasilia condotto dai suoi sostenitori. L’ex presidente ha spiegato che intende in ogni caso aiutare il suo Partito social-liberale, in qualità di «persona esperta», collaborando «in tutti i modi desiderati», iniziando a girare il Paese in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.
Nonostante lui si dichiari estraneo all’assalto e alle violenze, che ha condannato, la Corte Suprema sta indagando il presunto coinvolgimento dell’ex presidente nella pianificazione dell’azione. Bolsonaro è anche sotto scrutinio da parte della magistratura per la vicenda dei gioielli ricevuti dall’Arabia Saudita mentre era in carica: alla Cnn ha negato ogni «irregolarità» a riguardo, affermando che tutti i gioielli «erano stati registrati».
Intanto, in Brasile vi è preoccupazione per possibili disordini all’arrivo di Bolsonaro all’aeroporto di Brasilia. «Vi prego di rispettare le misure adottate, per il bene dell’ex presidente e dei suoi sostenitori», ha detto Sandro Avelar, a capo della sicurezza di Brasilia, spiegando che Bolsonaro userà un’uscita riservata dell’aeroporto, scortato da agenti federali. Ed assicurando che le forze di sicurezza sono pronte a chiudere l’intero scalo se necessario.
