Donald Trump è stato incriminato per le accuse di aver pagato 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels, per farla tacere sulla relazione che intercorreva tra i due. Le accuse contenute nell’atto di incriminazione contro Donald Trump rimangono ancora non esplicitate.
L’incriminazione fa seguito all’inchiesta condotta dal procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, sui 130mila dollari pagati dall’ex avvocato di Trump, Michael Cohen, alla porno attrice Stormy Daniels, poco prima delle elezioni presidenziali 2016. La somma sarebbe servita ad assicurarsi il silenzio della Daniels su una relazione avuta con Trump nel 2006. Non è chiaro se il rimborso a Cohen del pagamento fatto alla Daniels, contabilizzato come spese legali, provenisse dalle casse della campagna presidenziale.
Cohen nel 2018 si è dichiarato colpevole e ha scontato una condanna detentiva per reati di frode fiscale e di violazione delle regole finanziarie delle campagne elettorali. L’ex avvocato del tycoon ha sostenuto di avere ricevuto direttamente da Trump istruzioni sul pagamento e di avere ricevuto dall’ex presidente dei rimborsi mensili, che comprendevano anche un bonus. Trump ha ripetutamente negato le accuse e smentito di avere avuto una relazione con la Daniels.
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