Aleksandr Lukashenko, presidente bielorusso è stretto alleato di Vladimir Putin, durante il suo discorso alla nazione ha parlato della situazione in Ucraina. «La terza guerra mondiale con incendi nucleari ora incombe, c’è una domanda: cosa fare? C’è un modo: i negoziati. Trattative senza condizioni preliminari».
Russia e Ucraina capiscono che «non possono cercare una vittoria a tutti i costi. Dobbiamo fermarci ora, prima che inizi l’escalation. Proverò a correre il rischio di proporre una cessazione delle ostilità, di dichiarare una tregua senza il diritto di muovere, raggruppare truppe da entrambe le parti, senza il diritto di muovere armi, munizioni ed equipaggiamento militare».
Aleksandr Lukashenko afferma anche che “la mia epoca sta per finire e non farò nessuna Costituzione per me stesso”, nella posizione di presidente della Bielorussia non morirà e non sarà mai una “anatra zoppa”, ma poi aggiunge che sarà il popolo “a decidere” per il suo nuovo mandato presidenziale. Da notare che Lukashenko è in sella da più tempo dello stesso Vladimir Putin in Russia: il leader bielorusso ha iniziato il suo primo mandato nel 1994 ed è rimasto a capo del paese da allora senza pause.
Argomenti: guerra russo-ucraina