Una riunione non priva di tensioni, che ha anche provocato l’ira della Cina per le questioni inerenti al Pacifico e a Taiwan.
A proposito dell’Ucraina, «qualsiasi risoluzione del conflitto deve garantire che la Russia paghi per i danni che ha causato». È quanto si legge nel comunicato finale della riunione dei ministri degli Esteri del G7 in Giappone. «Non ci può essere impunità per i crimini di guerra e per altre atrocità come gli attacchi della Russia contro civili e le infrastrutture civili critiche. Condanniamo inoltre il trasferimento e la deportazione illegali di ucraini, compresi i bambini, e la violenza sessuale contro gli ucraini legata al conflitto», si legge ancora.
«Ribadiamo il nostro impegno a far sì che i responsabili rispondano del loro operato in conformità con il diritto internazionale, anche sostenendo gli sforzi dei meccanismi internazionali, in particolare della Corte penale internazionale», proseguono i ministri degli Esteri del G7.