Putin e i suoi accoliti ieri come oggi (e come domani) alla ricerca di pretesti e giustificazioni: la Nato «continua nella sua politica per portare l’Ucraina nell’alleanza» e questo «dimostra la correttezza» della decisione del presidente russo Vladimir Putin di «avviare l’operazione militare speciale» in Ucraina.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri durante una visita a Kiev il segretario generale Jens Stoltenberg aveva detto al presidente Volodymyr Zelensky che «il posto dell’Ucraina è nella famiglia euro-atlantica».
L’operazione militare russa, ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass, è «basata sugli interessi della Russia e il bisogno di garantire la sua sicurezza».
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