A Mosca, ci vuole una buona dose di coraggio per fare anche un piccolo gesto di contestazione a Putin e al suo regime. Ma gesti e parole di dissenso crescono, il no si esprime anche a due passi dalle porte del Cremlino. Così è accaduto che all’ombra del Cremlino, due attivisti dell’opposizione a Putin abbiano ripristinato un piccolo memoriale a Boris Nemtsov, il grande oppositore del regime.
Nemtsov fu vicepremier del governo di Boris El’cin (Eltsin) e cofondatore del partito Sojuz Pravych Sil, che raggruppava alcune organizzazioni e movimenti politici indipendenti di area liberale, all’opposizione di Vladimir Putrin. Dal 2000 e fino alla morte, è stato un critico indomabile del nuovo zar.
Nemcov fu ucciso il 27 febbraio del 2015 sul Ponte Bol’soj Moskvoreckij, a due passi dalla porta del Cremlino. Ieri sera, un altro attivista, Oleg Ivanov si è recato sul luogo dove Nemtsov fu ucciso e ha deposto una foto e un cartello dedicato al politico assassinato lungo il fiume Moscova.