Il solido idiota becero e guerrafondaio Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Dmitri Medvedev, commentando l’attentato allo scrittore nazionalista, Zakhar Prilepin, ha auspicato che «chi commette tali reati capisca che anche ai condannati all’ergastolo possono capitare incidenti», alludendo alla possibilità che il presunto killer, arrestato ieri, possa morire in carcere.
Medvedev, su Telegram, ha elogiato i dipendenti del ministero dell’Interno che hanno arrestato l’uomo che avrebbe agito su ordine dei servizi segreti ucraini, secondo la versione di Mosca. «Secondo la legge, saranno processati per un atto terroristico e condannati a lunghe pene detentive», ha scritto l’ex presidente russo, «condannati a lunghe pene detentive».
«È però importante che loro e altri come loro si rendano conto di una cosa semplice», ha concluso Medvedev, «anche a chi è condannato all’ergastolo, a volte accadono incidenti e cose non piacevoli. E il lungo periodo di pena viene rapidamente interrotto per ragioni naturali quali la morte del detenuto. Questo ha anche un importante valore educativo per i nuovi bastardi ingaggiati per uccidere».