La Russia ha inserito il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan nella sua lista di ricercati dopo che la corte ha incriminato il presidente Vladimir Putin per presunti crimini di guerra.
La foto e le informazioni personali di Khan sono visibili nel database di ricerca del ministero dell’Interno. L’elenco del ministero non specifica di quale crimine sia accusato Khan.
Il comitato investigativo russo, che indaga sui crimini gravi, ha aperto un’indagine penale contro Khan a marzo sulla base della decisione “illegale” della Corte penale internazionale di chiedere l’arresto di Putin.
Il comitato investigativo ha affermato che Khan era indagato sulla base di “procedimento penale di una persona nota per essere innocente e preparazione di un attacco contro un rappresentante di uno stato straniero che gode di protezione internazionale”. Ossia Putin. Un reato che, più o meno, è assimilabile a quello italiano di calunnia, ossia quando si accusa qualcuno di fronte alla giustizia pur sapendo che si tratta di un innocente. E Putin è innocente per definizione. Se dici il contrario sono tra i 5 e i 12 anni di carcere.
La corte penale internazionale con sede all’Aia aveva annunciato a marzo un mandato di arresto per Putin e il suo commissario per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova con l’accusa di crimine di guerra di deportazione illegale di bambini ucraina.