Zelensky in Arabia Saudita al vertice della Lega araba ha avuto parole molto accorate. E ha chiesto ai leader di non chiudere gli occhi su quanto sta accadendo in Ucraina.
Ha detto il presidente: “Gli ucraini non hanno mai scelto la guerra. Le nostre truppe non sono andate in altre terre. Non ci impegniamo nell’annessione e nel saccheggio delle risorse di altre nazioni. Ma non ci sottometteremo mai a stranieri o colonizzatori. Ecco perché combattiamo”.
“Sono sicuro che capirete la nostra principale emozione, la chiamata principale che voglio lasciare a Jeddah, una nobile chiamata a tutti voi per aiutare a proteggere la nostra gente, compresa la comunità musulmana ucraina”.
Poi il discorso è andato sul popolo tartaro ucraino che vive in Crimea, che ospita una comunità musulmana. Zelenskiy ha continuato: “La Crimea e il popolo tartaro dovrebbero rimanere parte integrante della comunità musulmana del mondo, ma la Crimea è stata la prima a soffrire dell’occupazione russa. Soprattutto, coloro che hanno dovuto subire l’occupazione sono musulmani”.
E ancora: “Purtroppo c’è qualcuno nel mondo, e qui tra voi, che chiude un occhio davanti alle annessioni illegali. Sono qui in modo che tutti possano dare uno sguardo onesto: non importa quanto i russi cerchino di influenzare, ma deve esserci indipendenza”.
Zelensky ha ringraziato l’Arabia Saudita per aver contribuito a negoziare il ritorno dei prigionieri e ha menzionato gli studenti arabi che hanno visitato e studiato in Ucraina.
Sullo sfondo delle discussioni in corso sull’accordo sul grano del Mar Nero, che la Russia è sul punto di accettare, Zelensky ha ricordato che il grano che viene coltivato in Ucraina e venduto in Medio Oriente. Ha poi detto di essere sicuro che nessuno degli altri leader avrebbe permesso a un altro paese di prendere i propri figli, come ha fatto la Russia con i rimpatri forzati di bambini dall’Ucraina orientale, rimanendo con le mani in mano e senza una “lotta”.
“Saluto tutti coloro che sono pronti a unirsi a noi sulla via della giustizia. L’Ucraina ha pubblicato la formula di pace per porre fine alla guerra. Potete vedere come funziona sull’esempio della sicurezza alimentare”, ha detto.
“Anche quando la guerra entra in casa nostra, facciamo di tutto perché le case di altre persone sopravvivano. Siamo riusciti a lanciare l’iniziativa per i cereali del Mar Nero e a revocare il parziale blocco russo dei nostri porti. Ciò ha stabilizzato i mercati alimentari e ha aiutato molti, molti, comprese le nazioni della Lega Araba.
