Insegnante sospesa in Marocco per "apologia di omosessualità"
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Insegnante sospesa in Marocco per "apologia di omosessualità"

In Marocco, un'insegnante di una scuola francese è stata sospesa dai suoi superiori a seguito della denuncia di due genitori, con l'accusa di "apologia di omosessualità".

Insegnante sospesa in Marocco per "apologia di omosessualità"
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25 Maggio 2023 - 18.35


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In Marocco, un’insegnante di una scuola francese è stata sospesa dai suoi superiori a seguito della denuncia di due genitori, con l’accusa di “apologia di omosessualità”. La notizia è stata riportata dal quotidiano francese Liberation. L’incidente si è verificato qualche settimana fa.

Nella classe CM1 della scuola Honorè de Balzac a Kenitra, una cittadina a circa 40 km da Rabat, N.G., 55 anni, finisce al centro delle polemiche. La maestra, che dal ’94 insegna in quella scuola, ha cercato di spiegare ai suoi scolari di 9 anni l’omosessualità. I bambini ne parlano a casa, per ottenere ulteriori spiegazioni e il 27 febbraio due dei genitori decidono di sporgere denuncia. Il pubblico ministero presso il tribunale di primo grado di Kenitra ha aperto un’inchiesta giudiziaria su «atti di apologia di comportamenti devianti suscettibili di intaccare i simboli dell’islam e ledere le convinzioni religiose dei bambini, invitandoli ad accettare le concezioni dell’omosessualità e a diffondere percezioni che lodano le relazioni omosessuali». L’inchiesta è ancora in corso.

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La maestra è comunque sostenuta dalla maggioranza degli altri genitori di studenti, e da una folla di ex studenti e genitori che ne chiedono la reintegrazione. L’apologia di omosessualità in Marocco è un’accusa grave. In un Paese dove l’omosessualità è punita fino a tre anni di reclusione, la «propaganda LGBT» è considerata un attacco alla religione, il sistema per minare i fondamenti dell’etica di base, per questo è condannata ancora più severamente, con punizioni che vanno dai tre ai cinque anni di reclusione

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