Putin dice no (per ora) ai falchi che vogliono la legge marziale in tutta la Russia
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Putin dice no (per ora) ai falchi che vogliono la legge marziale in tutta la Russia

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia non intende dichiarare la legge marziale dopo l'attacco su larga scala di martedì con i droni contro Mosca.

Putin dice no (per ora) ai falchi che vogliono la legge marziale in tutta la Russia
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31 Maggio 2023 - 16.13


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Putin circondato dai falchi. Ora rischia grosso. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia non intende dichiarare la legge marziale dopo l’attacco su larga scala di martedì con i droni contro Mosca.

I suoi commenti sono arrivati dopo che diversi importanti funzionari russi e personalità favorevoli alla guerra hanno esortato il presidente, Vladimir Putin, a rispondere agli attacchi dichiarando lo stato di guerra totale.

Martedì Ramzan Kadyrov, il capo della Cecenia le cui forze hanno combattuto in Ucraina, ha detto che il Cremlino dovrebbe dichiarare la legge marziale a livello nazionale e utilizzare tutte le sue risorse in Ucraina “per spazzare via quella banda di terroristi”.

Il capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che Mosca deve “mobilitare l’intera società in questo momento”.

I nazionalisti della linea dura hanno chiesto per settimane al Cremlino di annunciare un nuovo round di mobilitazione, una mossa ampiamente impopolare che il Cremlino ha finora evitato.

Leggi anche:  Putin dice che vuole chiudere la guerra in Ucraina e accetta la Slovacchia come luogo dei negoziati

Putin è sembrato minimizzare l’attacco e i media statali russi hanno dichiarato che non c’è stato “panico” in città dopo l’incidente senza precedenti.

I raid di martedì su Mosca sono stati gli ultimi di una serie di attacchi di droni e di operazioni di sabotaggio dietro le linee nemiche che si sono intensificati nelle ultime settimane prima della tanto attesa controffensiva ucraina. Gli attacchi impallidiscono rispetto ai micidiali assalti russi alle città ucraine, che hanno colpito grandi edifici residenziali o affollati centri commerciali e ucciso decine di persone.

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