La diga controllata dai russi vicino alla linea di confine che rifornisce di acqua potabile l’Ucraina meridionale e la Crimea annessa è stata danneggiata in modo significativo martedì, inondando l’area e minacciando potenzialmente la vicina centrale nucleare.
Il danno alla diga di Kakhovka ha scatenato una cascata d’acqua che ha inondato una piccola città e due dozzine di villaggi, provocando l’evacuazione di 17.000 persone. Sia la Russia che l’Ucraina si accusano a vicenda dell’attacco.
Ecco cosa sappiamo dell’incidente e delle sue più ampie conseguenze sulla guerra
Perché la diga di Kakhovka è importante?
La diga, lunga 3,3 chilometri sul fiume Dnipro, è stata conquistata dalle forze russe all’inizio dell’invasione del febbraio 2022.
La diga trattiene un enorme bacino idrico che è una fonte d’acqua strategica per la regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, e per la penisola di Crimea, annessa alla Russia, e l’inondazione potrebbe potenzialmente bloccare le forze ucraine che cercano di riconquistare il territorio perduto.
Come influirà tutto ciò sulla guerra tra Russia e Ucraina?
La notizia dei danni è arrivata dopo che la Russia ha affermato che l’Ucraina aveva iniziato la sua tanto attesa controffensiva.
L’Ucraina ha affermato che l’obiettivo della Russia era quello di “creare ostacoli” all’offensiva di Kiev per riconquistare il territorio dalle forze di Mosca.
In precedenza, Kiev aveva accusato Mosca di aver estratto la diga mentre nelle vicinanze infuriavano i combattimenti, a ottobre, durante l’ultima grande offensiva delle forze ucraine che cercavano di riconquistare il territorio perduto. La Russia ha negato l’accusa.
Tuttavia, i blogger militari si sono divisi sulle implicazioni dell’inondazione per la prevista controffensiva delle forze ucraine per recuperare i territori catturati dalla Russia durante l’invasione durata 15 mesi.
Alcuni blogger militari e Osint hanno anche messo in dubbio che la breccia sia stata causata da un attacco deliberato, affermando che il crollo potrebbe essere il risultato di un bombardamento precedente.
“Non ha senso che una delle due parti abbia minato la diga”, ha dichiarato Ruslan Leviev, fondatore del Conflict Intelligence Team che indaga sull’esercito russo.
Quale sarà l’impatto sulla popolazione locale e sull’ambiente?
La Russia, che controlla la riva sinistra del fiume Dnipro, ha dichiarato che oltre 22.000 residenti in 14 aree si trovano in zone potenzialmente alluvionabili, ma che non vi è alcun rischio di inondazione per i principali centri abitati.
Circa 16.000 persone si trovano in una zona critica di inondazione, secondo i funzionari ucraini.
Vladimir Leontyev, il sindaco russo della città di Nova Kakhovka, dove si trova la diga, ha dichiarato che i residenti di “circa 300 case” sono stati evacuati.
L’Ucraina ha avvertito di un potenziale “ecocidio” dopo che 150 tonnellate di olio motore si sono riversate nel fiume a seguito dell’attacco.
Lo zoo di Nova Kakhovka, che ospitava circa 260 animali, è stato uno dei primi ad essere inondato. Quasi tutti gli animali di un altro giardino zoologico, Kazkova Dibrova, sono morti perché impossibilitati a sfuggire all’inondazione, ha dichiarato il gruppo animalista UAnimals.
