Reazionari, base elettorale della destra ultra-tradizionalista del Brasile, degli Stati Uniti e legati attraverso un rivolo di canali ai sttori più retrivi degli ortodossi russi finanziati a piene mani da alcuni oligarchi della cerchia di Outin.
Circa 2 milioni di persone hanno partecipato, ieri a San Paolo, alla Marcia per Gesù, il più grande evento evangelico del Brasile, durante il quale è stato fischiato il nome del presidente progressista, Luiz Inácio Lula da Silva. L’organizzatore dell’evento, apostolo Estevam Hernandes, aveva invitato anche il capo dello Stato, che ha però deciso di non partecipare ma ha mandato due suoi sostituti.
Lula era rappresentato dal ministro dell’Avvocatura generale dell’Unione, Jorge Messias, e dalla deputata Benedita da Silva, esponete del suo Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra), entrambi evangelici. Quando Messias ha detto che stava portando un messaggio di «pace» di Lula, il pubblico ha iniziato a fischiare sonoramente e il discorso ha dovuto essere interrotto.
Un altro assente illustre alla Marcia è stato l’ex presidente di destra, Jair Bolsonaro, che ha negli evangelici una forte base elettorale. Alla manifestazione si sono svolti vari concerti di musica gospel, con la presenza di rinomati artisti locali, come Anderson Freire e Fernanda Brum, nonché di star internazionali come Brandon Reed.
