Oggi non ci sono nemmeno “fragili basi” per i colloqui con il regime di Kiev, ha detto domenica il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
“Oggi non ci sono i presupposti per accordi. Inoltre, oggi non ci sono basi, anche fragili, per costruire un dialogo. Vediamo: primo, il regime non vuole, secondo, non è pronto e terzo, non è consentito da i suoi gestori [per tenere i negoziati], come possiamo dire, senza equivoci”, ha detto Peskov in un’intervista a Mosca. Cremlino. Programma Putin, un estratto del quale è stato pubblicato dal giornalista Pavel Zarubin sul suo canale Telegram.
Come ha sottolineato l’addetto stampa del Cremlino, “ecco perché, ora non ci sono prerequisiti per i negoziati”.
Il portavoce presidenziale russo in precedenza aveva affermato che la Russia avrebbe cercato di garantire la propria sicurezza, il che escludeva l’espansione della Nato ai confini del paese e l’ammissione dell’Ucraina all’alleanza militare. Peskov ha anche sottolineato in precedenza che la dichiarazione del presidente ucraino Vladimir Zelensky sulla potenziale adesione dell’Ucraina alla Nato suggeriva “l’impreparazione, la riluttanza e l’incapacità” di Kiev di affrontare i problemi esistenti al tavolo dei negoziati.
