Membri dell’élite politica russa hanno aumentato il consumo di alcol mentre affrontano le crescenti pressioni causate dalla guerra di Mosca in Ucraina.
Lo hanno riferito i pochi media indipendenti che ancora resistono in Russia, citando fonti anonime vicine al Cremlino, al parlamento e alle amministrazioni regionali.
L’abuso di alcol ha raggiunto nuovi massimi da marzo, quando la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il presidente Vladimir Putin ed è emersa la notizia che Kiev stava preparando una controffensiva per reclamare i territori conquistati, secondo il sito di notizie Vyorstka.
I banchetti del Cremlino hanno recentemente aumentato i “limiti di alcolici” da una a due bottiglie a persona, ha affermato uno stratega politico legato al Cremlino.
Un vice governatore di una regione della Russia centrale ha confessato al giornalista di Vyorstka, dopo una serie di messaggi osceni, di aver iniziato a bere di più dopo l’inizio della guerra. “Mettiamola in questo modo: non tutti nell’amministrazione presidenziale erano soliti iniziare la giornata con un bicchiere di vodka [prima della guerra]”, ha detto a Vyorstka una fonte anonima. “Ora conosco molte più persone così, e il bicchiere di alcune persone si è trasformato in una bottiglia.”
