Nanterre, un agente spara e uccide un 17enne: notte di violenza nelle banlieu
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Nanterre, un agente spara e uccide un 17enne: notte di violenza nelle banlieu

Nanterre, un agente spara e uccide un 17enne in un posto di blocco. Una folla inferocita ha dato fuoco a bidoni della spazzatura, ad automobili e a una scuola elementare. Una furia che si è concentrata soprattutto contro le forze dell’ordine. 

Nanterre, un agente spara e uccide un 17enne: notte di violenza nelle banlieu
Scontri nella periferia di Parigi
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28 Giugno 2023 - 12.18


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Nanterre, banlieu settentrionale di Parigi, un poliziotto ha ucciso con un colpo di pistola un 17enne, appena fermato in un posto di blocco. Dopo l’omicidio, una folla inferocita ha dato fuoco a bidoni della spazzatura, ad automobili e a una scuola elementare. Una furia che si è concentrata soprattutto contro le forze dell’ordine. 

A Mantes-la-Jolie è stato tentato di dare fuoco al municipio: la polizia ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma, ma ha dovuto ritirarsi. Le autorità riferiscono di 15 persone arrestate. A scatenare i disordini la diffusione del video dell’incidente ripreso dal cellulare di un testimone, e verificato dal canale France Info, che mostra un agente che punta la pistola contro la portiera del conducente dell’auto ferma. 

Quando il giovane al volante si allontana improvvisamente, l’ufficiale spara a distanza ravvicinata, ferendolo a morte. France Info ha riferito che l’agente è stato preso in custodia dalla polizia perché sospettato di omicidio colposo. Secondo il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, l’organo di controllo della polizia (IPGN) ha avviato un’indagine interna sull’incidente.

Un appello «alla calma» è stato lanciato dal ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, dopo la notte di disordini seguita all’uccisione di un 17enne per mano di un agente che lo aveva fermato ad un posto di blocco a Nanterre. Darmanin ha esortato ad attendere l’esito delle indagini, «la verità dell’inchiesta giudiziaria», quindi ha fatto un bilancio delle operazioni condotte dalla polizia – con il dispiegamento di 1200 agenti – che hanno portato all’arresto di 31 persone ed al ferimento di 24 agenti. Una quarantina di auto sono state incendiate. Darmanin ha condannato le violenze urbane ed ha annunciato la mobilitazione di 2mila agenti per questa sera.

I due poliziotti intervenuti per il controllo stradale che si è concluso con la morte del ragazzo sono «esperti» e il loro «fascicolo amministrativo» non segnala alcun tipo di problema, ha aggiunto. I due uomini, uno dei quali è attualmente in stato di fermo per omicidio colposo, hanno «tra i 38 e i 40 anni» e sono assegnati alla Direzione ordine pubblico e sicurezza stradale, all’interno della quale svolgono il loro servizio a bordo di motociclette.

Parlando a nome proprio e a nome del prefetto di polizia Laurent Nuñez «che ha autorità su quegli agenti» il ministro dell’Interno ha annunciato che «prenderà decisioni amministrative di sospensione nel caso della formalizzazione di accuse a carico» dell’agente, che si aggiungeranno alle sanzioni previste dalla giustizia.

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