Nuovi attacchi aerei di Israele sulla Striscia di Gaza in risposta al lancio di razzi dall’enclave, mentre i militari si sono ritirati da Jenin in Cisgiordania. Dodici palestinesi e un soldato israeliano sono stati uccisi durante l’assalto al campo profughi lanciato lunedì dal governo di Benjamin Netanyahu.
Il raid, la più grande operazione militare israeliana degli ultimi anni in Cisgiordania, ha impiegato centinaia di truppe, nonché attacchi di droni e bulldozer dell’esercito che hanno fatto a pezzi le strade. L’assalto su larga scala dell’esercito israeliano al campo di Jenin ha finora portato alla morte di 12 palestinesi, ha affermato il ministero della salute.
Durante l’operazione anche un soldato israeliano è stato ucciso da «fuoco vivo», ha annunciato l’esercito. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato attacchi aerei sulla Striscia di Gaza dopo aver intercettato cinque razzi lanciati contro il territorio israeliano. Una fonte della sicurezza palestinese ha detto che l’attacco ha colpito un sito militare del gruppo militante Hamas nel nord di Gaza, ma non ha causato feriti.