La guerra continua e dal fronte si fronteggiano anche le propagande.
L’esercito ucraino a est sta colpendo il nemico in modo così potente che in alcune zone gli occupanti russi hanno iniziato a fuggire dalle loro posizioni al fronte, facendo entrare in gioco dietro alle linee le cosiddette «unità di blocco», chiamate a fermare la resa, la fuga o la diserzione dei soldati russi. Lo afferma la viceministra alla Difesa ucraina, Hanna Malyar.
«La posta in gioco è aumentata così tanto che il nemico ha iniziato a utilizzare «squadre di blocco» e sta cercando di garantire la stabilità delle truppe con armi puntate alle loro spalle», ha detto il viceministro.
Malyar scrive che al momento il punto più caldo del fronte è a Lyman e a Bakhmut, entrambe nel Donetsk. «Sono in corso feroci battaglie nella direzione di Bakhmut. Il nemico si sta saldamente aggrappando alle posizioni che occupa», ha detto Malyar.
«È prematuro informare prima che le posizioni vengano consolidate, perché la situazione può cambiare di ora in ora, ma oggi la situazione stava cambiando dinamicamente», ha spiegato Malyar. A Bakhmut ci sono stati progressi in alcuni punti del fianco nord: «Grazie ai nostri soldati, il nemico è intrappolato nella città stessa. È completamente immobilizzato completamente, non può lasciare la città», ha detto Malyar.
Serhyi Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, citato da Rbc-Ucraina, ha spiegato che i russi nell’area di Bakhmut hanno concentrato più di 50.000 soldati, incluse molte riserve. (ANSA).
Argomenti: guerra russo-ucraina