Se Donald Trump dovesse vincere le elezioni nel 2024, «sarebbe un disastro per l’Ucraina», che perderebbe il sostegno americano, quindi Kiev deve «vincere questa guerra prima»: lo sostiene Alexander Vindman, tenente colonnello in pensione dell’esercito americano, di origine ucraina, ex membro del Consiglio di sicurezza nazionale sotto Trump e poi rimosso dall’allora presidente, contro cui è stato uno dei testimoni-chiave nella procedura di impeachment.
Intervistato dall’Ukrainska Pravda durante una sua visita a Kiev, sua città natale, Vindman dice che Trump per l’Ucraina, oltre che per l’America, sarebbe un disastro, «perché non c’è modo di costruire relazioni con lui. È un sostenitore di Putin. È anti-ucraino». Secondo lui, «se Trump venisse eletto, non ci sarà più alcun sostegno dagli Stati Uniti. La cosa migliore per l’Ucraina è vincere prima. Una vittoria decisiva in questa fase di combattimento e una dimostrazione del sostegno a lungo termine degli Stati Uniti e dell’Ue sono l’unico modo per far arrivare questa guerra a negoziati prima delle elezioni del 2024, quando la situazione diventerà molto più tesa», ha detto Vindman, secondo il quale, tuttavia, è difficile che il tycoon vinca le presidenziali. «Trump – dice Vindman – diventerà quasi certamente il candidato repubblicano perché ha un forte sostegno, diciamo intorno al 20%, che è sufficiente per fargli superare le primarie.
«Il giorno delle elezioni – ha aggiunto -, dovremo scegliere tra due persone: una che vuole mettere fine alla democrazia e l’altra che vorrà invece mantenere il funzionamento corretto del meccanismo per sostenere l’Ucraina. Ma sul risultato delle elezioni non ho molti dubbi: Trump non può vincere. E il motivo per cui non può vincere è perché ha già perso contro il presidente Biden nel 2020 e ha perso con un margine piuttosto ampio. Da allora, ha perso alcuni dei suoi difensori durante la rivolta del 6 gennaio. La gente lo ha lasciato. Ora – conclude Vindman – è accusato di aver nascosto in casa carte segrete con informazioni sulla sicurezza nazionale, e questo gli alienerà ancora supporto. Quindi è improbabile che vinca le elezioni generali, anche se potrebbe andarci vicino».