Guerra senza fine. Gli ucraini usano le proprie armi per colpire obiettivi in Russia dato che gli occidentali forniscono armi a condizione che non siano usate fuori dall’Ucraina. Lo ha spiegato il comandante delle forze ucraine, Valery Zaluzhny, in una intervista al Washington Post.
«Per salvare la mia gente, perché dovrei chiedere a qualcuno il permesso di agire in territorio nemico?… questo è il nostro problema e tocca a noi decidere come uccidere questo nemico. E’ possibile e necessario ucciderlo nel suo territorio in una guerra. Se i nostri partner hanno paura che usiamo le loro armi, noi gli uccidiamo con le nostre», afferma Zaluzhny.
Nella lunga intervista, Zaluzhny spiega di domandarsi sempre come fare per ridurre le perdite fra i suoi soldati. E racconta come si sia impegnato a cancellare l’impronta sovietica che pesava sull’esercito ucraino. Quello che detestavo di più, racconta, era che ogni comandante «si comportava come un signore feudale verso i subordinati». Per ora Zaluzhny si concentra su come vincere la guerra, riconquistare tutti i territori compresa la Crimea. Ma anche allora il lavoro non sarà finito. «La vittoria – spiega il 50enne generale – ci sarà quando avremo un esercito, forse non uno insignificante, che potrà garantire la sicurezza dei bambini nei loro passeggini, perché crescano sapendo che tutto questo non succederà mai più».
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