Una visione non putiniana ma che tende a tenere in considerazione le ragioni di Mosca.
«Io sono contro qualsiasi guerra, credo che la guerra per procura in Ucraina sia iniziata molto prima, con la violazione degli accordi di Minsk,. La mia sensazione è che la Nato sia fuori controllo, la Nato dovrebbe iniziare a parlare di diplomazia e l’avrebbe dovuto fare già mesi fa quando gli Stati Uniti rifiutarono un avvio dei negoziati”.
Così la star statunitense e militante pacifista ed ambientalista Susan Sarandon, premiata con la Colonna d’Oro alla Carriera al Magna Graecia Film Festival, in conferenza stampa.
«Credo che la guerra non riguardi l’Ucraina ma riguardi la Russia, è un tentativo di indebolire la Russia per i suoi rapporti con la Cina – sottolinea l’attrice – Il mio cuore è terribilmente spezzato e sofferente nell’assistere alle devastazioni e alle morti che si stanno verificando sia in Ucraina che in Russia. Bisogna iniziare a lavorare con la diplomazia per cercare di porre fine a questa guerra, fine che di certo non si può ottenere utilizzando le bombe al grappolo che sono contro le convenzioni di Ginevra», conclude la Sarandon tra gli applausi del pubblico in sala.