Grozny, la capitale della repubblica russa a maggioranza musulmana della Cecenia, ha stabilito legami con la città gemellata con la città ucraina meridionale occupata di Mariupol, più di un anno dopo che è stata devastata dall’invasione delle forze russe.
“Il sindaco di Grozny Khas-Magomed Kadyrov e il capo dell’amministrazione di Mariupol [installata dalla Russia] Oleg Morgun hanno firmato un accordo che stabilisce relazioni gemellate tra le città”, ha detto martedì l’ufficio del sindaco di Grozny.
L’accordo prevede contatti bilaterali in materia di istruzione, sanità, cultura, sport, assistenza sociale e “scambi di delegazioni per studiare le migliori pratiche municipali”.
Come Mariupol, anche la capitale cecena è stata oggetto di un assalto distruttivo da parte delle truppe russe, un parallelo che gli utenti dei social media hanno subito sottolineato dopo l’annuncio di martedì.
Mosca ha combattuto due guerre con i separatisti ceceni negli anni ’90 e 2000, l’ultima delle quali ha portato alla reincorporazione della Cecenia come regione russa.
Le truppe russe assediarono Grozny durante la seconda campagna dal dicembre 1999 al febbraio 2000. Le Nazioni Unite affermarono che la distruzione a cui la sua squadra aveva assistito a Grozny “superava qualsiasi cosa avessero visto in altre” città devastate dalla guerra.
Khas-Magomed Kadyrov è il cugino di terzo grado del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che ha nominato diversi suoi parenti in posizioni chiave in cariche pubbliche.
Un’analisi del 2018 del servizio in lingua russa della Bbc ha rilevato che quasi un funzionario ceceno su tre era parente di Kadyrov, mentre uno su cinque erano suoi compaesani e uno su 10 suoi amici.
Prima di Grozny, San Pietroburgo ha stabilito rapporti di gemellaggio con Mariupol poco dopo che le forze russe hanno cacciato gli ultimi difensori ucraini dalla città nel maggio 2022.
