Un farabutto alla presidenza del Brasile: Il giudice Alexandre de Moraes, membro del Tribunale supremo federale (Stf) brasiliano, deciderà, probabilmente la prossima settimana, se accettare o meno una «bozza di accordo» per un patteggiamento presentato dal tenente colonnello Mauro Cid, a lungo ex aiutante di campo dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
La Polizia federale ha già approvato il possibile accordo di collaborazione con il militare, che è stato per 4 anni il braccio destro di Bolsonaro, e che è indagato in una serie di casi fra cui i regali ufficiali ricevuti dal leader conservatore che sarebbero stati rivenduti all’estero, la presunta frode sui certificati di vaccino per il Covid di Bolsonaro e di sua figlia, e un terzo riguardante il coinvolgimento in un presunto piano golpista.
Cid e il suo avvocato, Cesar Bitencourt, si sono presentati personalmente nell’ufficio di Moraes per illustrare la dichiarazione di intenzione di collaborare con la giustizia e chiedergli di concedere la libertà provvisoria. Mauro Cid è infatti recluso da maggio in un’unità militare a Brasilia, e ha già rilasciato dichiarazioni per più di 20 ore nelle ultime settimane.