Frasi molto preocupate: “Il momento attuale assomiglia in modo inquietante al periodo immediatamente precedente alla `Pacem in terris´, quando nell’ottobre 1962 la crisi dei missili di Cuba portò il mondo sull’orlo di una diffusa distruzione nucleare».
Lo scrive Papa Francesco in un messaggio al Cardinale Peter K.A. Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in occasione del Convegno sulla `Pacem in Terris´ che si tiene a Oslo il 19 e il 20 settembre.
Bergoglio sottolinea come la «conferenza è quanto mai opportuna, dal momento che il nostro mondo continua ad essere nella morsa di una terza guerra mondiale combattuta poco alla volta e, nel tragico caso del conflitto in Ucraina, non senza la minaccia di ricorrere alle armi nucleari».
Il Papa evidenzia come, dopo la crisi dei missili del 1962 «non solo il numero e la potenza delle armi nucleari sono cresciuti, ma sono aumentate anche altre tecnologie belliche e persino il consenso di lunga data sulla proibizione delle armi chimiche e biologiche è in pericolo».
Poi un passaggio sui problemi etici relativi all’uso delle `armi convenzionali´ che «dovrebbero essere utilizzate soltanto a scopo difensivo e non dirette ad obiettivi civili».
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