C’è solo il nome. Il resto noon c’è più. Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha ridimensionato la portata della notizia del ritorno della Wagner in Ucraina, rivelata dalla Cnn e confermata dalle forze di Kiev. «Ricordate: la Wagner non esiste più. Si è conclusa con la liquidazione di Prigozhin e Utkin, il saccheggio della struttura da parte del gruppo Shoigu-Gerasimov e l’epurazione della leadership dell’organizzazione», ha dichiarato sul social X.
Podolyak ha spiegato che oggi esistono solo «ex militanti del gruppo terroristico che si sono sparpagliati in tutte le direzioni: tra Africa, vita civile e criminale nelle regioni della Russia o un contratto con il ministero della Difesa russo, tappando il buco russo nella direzione di Bakhmut per un breve periodo».
«L’effetto `mediatico´ di questo evento è quindi maggiore del suo reale significato. E lo scopo è solo uno: cercare di oscurare la notizia della liberazione di Klishchiivka e Andriivka da parte dell’esercito ucraino e dell’annientamento delle principali formazioni russe pronte al combattimento in quest’area», ha aggiunto il consigliere.