«Papa Francesco mi ha chiamato l’altro ieri e ieri, sia me che la mia parrocchia. E’ stata una grande sorpresa». A raccontarlo, in collegamento da Betlemme con il programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, è Padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, che nei giorni scorsi ha ricevuto la telefonata del Santo Padre.
«Il Papa già mi conosceva, è da tempo interessato alla nostra situazione, e l’anno scorso accompagnai da lui un ragazzo di Gaza entrato nella nostra congregazione. Bergoglio gli ha dato la benedizione e ha voluto prendere il mio numero di telefono». In che lingua parlate?
«Siamo entrambi argentini». Nelle ultime telefonate «mi ha chiesto quale fosse la situazione, come stava andando coi parrocchiani. Ha manifestato a tutti la sua vicinanza e la sua preghiera – ha proseguito il sacerdote a Rai Radio1 – tanto che ha voluto chiamare il nostro parroco vicario a Gaza. L’ho chiamato, lui ha messo la telefonata in vivavoce e tutti i rifugiati cristiani in parrocchia sono stati felicissimi di sentire la voce di Papa Bergoglio, che li ha benedetti e ha pregato per loro». L’ha sentito preoccupato per la situazione? «Sì, molto preoccupato».
«Purtroppo ora sono bloccato in Cisgiordania, a Betlemme, non riesco a rientrare a Gaza. Sto provando a rientrare il prima possibile – ha spiegato Padre Romanelli – lì a Gaza serve di tutto, in parrocchia abbiamo tanti rifugiati che hanno bisogno di me».
Argomenti: Palestina
