Clamoroso sciopero in Islanda, dove migliaia di donne – tra cui la premier Katri’n Jakobsdo’ttir – hanno indetto uno sciopero generale contro il divario di retribuzione rispetto agli uomini e contro le violenze sessuali e di genere.
I settori più colpiti dallo sciopero saranno la sanità e l’istruzione, professioni in cui le donne sono nettamente in maggioranza. «Non lavorerò oggi, poiché mi aspetto che facciano lo stesso anche tutte le donne che fanno parte del governo», ha detto la premier Jakobsdo’ttir, assicurando che il suo governo sta esaminando il modo in cui vengono valutate le professioni dominate dalle donne, rispetto ai campi tradizionalmente dominati dagli uomini.
Secondo l’Unione islandese degli insegnanti, le donne costituiscono la maggioranza dei docenti a tutti i livelli del sistema educativo, e il 94% della scuola materna.