Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto di aver messo ben in chiaro nei suoi incontri odierni a Bruxelles che Belgrado, in linea con la sua politica, non può riconoscere l’indipendenza del Kosovo né accettare l’adesione di Pristina alle Nazioni Unite. In dichiarazioni in serata ai media serbi, Vucic ha aggiunto che la Serbia insiste per l’attuazione di tutti gli accordi fin qui raggiunti nell’ambito del dialogo sotto l’egida Ue, da quello fondamentale del 2013 agli altri conseguiti di recente a Bruxelles e a Ohrid.
«Abbiamo sottolineato una cosa che ripetiamo di continuo, e cioè che la Serbia non può accettare l’ammissione del Kosovo all’Onu né la sua indipendenza. E su tali posizioni abbiamo detto che siamo pronti ad attuare tutto quello che è stato concordato», ha affermato Vucic. Il presidente ha detto inoltre che il documento presentato il 21 ottobre dal quintetto di inviati internazionali in missione a Belgrado e Pristina è una buona base per il prosieguo del lavoro in futuro.
«L’unica riserva che abbiamo espresso è stata quella riguardo all’indipendenza del Kosovo e alla sua ammissione alle Nazioni Unite», ha osservato Vucic, secondo il quale la parte serba negli incontri di oggi a Bruxelles si è comportata in modo «serio e responsabile».
Vucic ha aggiunto che la Serbia è disposta ad accettare la creazione di una Comunità delle municipalità a maggioranza serba in Kosovo anche sulla base delle proposte giunte di recente. «Abbiamo detto che siamo pronti ad accettare i documenti presentati il 21 ottobre (dal quintetto internazionale)», ha affermato il presidente che, al pari del premier kosovaro Albin Kurti, ha avuto a Bruxelles incontri separati con i vertici della Ue e i capi di governo di Francia, Germania e Italia – Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Giorgia Meloni.
Vucic ha detto al tempo stesso che oggi a Bruxelles nessuno ha evocato possibili sanzioni alla Serbia. «Io non ho mai detto che a Pristina o ad altri andrebbero imposte sanzioni. Quando si applicano delle sanzioni si crea una cattiva atmosfera».