Diverse decine di persone hanno preso d’assalto l’aeroporto di Makhachkala, capitale della repubblica russa a maggioranza musulmana del Daghestan, dopo che era stato annunciato l’atterraggio di un aereo proveniente da Israele.
Le immagini pubblicate sui social mostrano scene di violenza e di caccia all’uomo, con echi sinistri di pogrom. Si vedono decine di uomini che abbattono le barriere, cercano di controllare le auto in uscita dall’aeroporto o sfondano le porte all’interno del terminal. Alcuni manifestanti urlano “Allahu Akbar”.
Le forze speciali e la polizia sono intervenute per fermare l’assalto. Il personale dello scalo ha suggerito ai manifestanti di scegliere tre persone dotate di telecamera per entrare nell’aereo e dimostrare che non c’erano ebrei nella cabina del velivolo.
Israele ha condannato l’accaduto e ha chiesto alla Russia di proteggere i suoi cittadini ebrei. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di “video spaventosi da Makhachkala” e ha sottolineato che quanto accaduto in Daghestan “non è un incidente isolato, ma piuttosto fa parte della diffusa cultura russa di odio verso le altre nazioni”.
L’incidente arriva in un momento di particolare tensione tra Russia e Israele per la guerra a Gaza. Nei giorni scorsi una delegazione di Hamas si era recata a Mosca per colloqui e il ministero degli Esteri a Gerusalemme ha convocato l’ambasciatore russo in Israele Anatoly Viktorov per protestare.