Un ministro israeliano ultranazionalista ha dichiarato che l’uso di una bomba nucleare contro la Striscia di Gaza nella guerra in corso contro il movimento palestinese Hamas è “un’opzione”.
Il ministro del Patrimonio israeliano Amichay Eliyahu ha dichiarato in un’intervista radiofonica di non essere del tutto soddisfatto dell’entità della rappresaglia israeliana nel territorio palestinese in seguito all’attacco mortale di Hamas sul suolo israeliano del 7 ottobre.
Alla domanda di un giornalista se pensasse che la soluzione fosse quella di sganciare “una specie di bomba nucleare su tutta la Striscia di Gaza, radendola al suolo e uccidendo tutti”, il ministro ha risposto: “È un’opzione”.
L’ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reagito prontamente, rilasciando una dichiarazione che denuncia le affermazioni come “fuori dalla realtà” e aggiungendo che l’esercito israeliano sta cercando di risparmiare “i non combattenti” nella Striscia di Gaza. E sta così alacremente cercando di risparmiare i ‘non combattenti’ che ha fatto strage di civili bombardando chiese, moschee, ospedali.
Ad ogni modo Netanyahu ha sospeso dalle riunioni del gabinetto di governo, a tempo indeterminato Amichay Eliyahu.
Secondo l’ultimo bilancio delle vittime di Hamas di sabato, 9.488 persone, soprattutto civili, sono state uccise nella Striscia di Gaza nella guerra scatenata dal sanguinoso attacco del movimento islamista palestinese in territorio israeliano il 7 ottobre.
Secondo le autorità israeliane, almeno 1.400 persone sono morte da parte israeliana, la maggior parte delle quali civili uccise lo stesso giorno dell’attacco di Hamas.Secondo l’esercito, dal 7 ottobre sono stati uccisi almeno 345 soldati israeliani.
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