Antonio Costa, primo ministro portoghese, si è dimesso dopo le accuse di corruzione. La decisione, riportano i media lusitani, sarebbe conseguente al blitz della polizia che ha portato all’arresto del capo di gabinetto di Costa, Vitor Escaria.
Un giudice istruttore ha emesso mandati di arresto per Escaria, il sindaco di Sines e altre tre persone per rischio di fuga e inquinamento delle prove. Tra gli indagati figurano anche il ministro delle Infrastrutture João Galamba e il capo dell’agenzia ambientale del Paese.
Gli inquirenti stanno indagando su presunti illeciti, corruzione di funzionari eletti e traffico di influenze relativi a concessioni per miniere di litio vicino al confine settentrionale del Portogallo con la Spagna e a progetti per un impianto di idrogeno verde e un centro dati nella città costiera meridionale di Sines.
Le perquisizioni hanno riguardato anche le sedi del ministero dell’Ambiente, del ministero delle Infrastrutture e del Comune di Sines oltre ad abitazioni private e uffici.