Rishi Sunak ha licenziato Suella Braverman dalla carica di ministro degli Interni, innescando un importante rimpasto del suo governo.
Dopo giorni di forti pressioni per far dimettere la Braverman, il primo ministro le ha chiesto di lasciare il governo e lei ha accettato.
La Braverman aveva suscitato polemiche indignazione dopo aver affermato che la polizia metropolitana di Londra aveva bloccato e represso le proteste di estrema destra, impedendole, ma aveva consentito alle “folle filo-palestinesi” di manifestare, in vista della marcia a Gaza prevista per il giorno dell’armistizio.
Downing Street non aveva approvato il testo finale dell’editoriale incendiario di Braverman pubblicato sul Times, ma le richieste di modifiche da parte dei funzionari di Sunak erano state ignorate dalla ministra degli Interni.
L’ex ministra degli Interni ha poi raddoppiato gli appelli a fermare le proteste filo-palestinesi, avvertendo che le strade di Londra sono “inquinate dall’odio, dalla violenza e dall’antisemitismo” e criticando i canti e i cartelli “malati” della marcia di sabato. Insomma una posizione smaccatamente anti-palestinese.
Le sue osservazioni di domenica hanno hanno ignorato contro-manifestanti di estrema destra, che hanno alimentato il caos e anche attaccato la polizia.
La Braverman è stata accusata di aver incoraggiato l’estrema destra parlando in precedenza di “folle” filo-palestinesi e di pregiudizi della polizia per aver consentito lo svolgimento della manifestazione.
Il Partito conservatore ha affermato che Rishi Sunak sta conducendo un rimpasto ministeriale mentre “rafforza la sua squadra al governo per prendere decisioni a lungo termine per un futuro migliore”.