Javier Milei, trumpiano, anarco capitalista e ultraliberista, è il nuovo presidente dell’Argentina. Una pessima notizia per il Paese latino americano, alle prese con l’ennesima crisi legata all’inflazione. Con il 99,26% delle urne scrutinate, Milei, ha ottenuto il 55,69% dei voti, quasi 12 punti in più del rivale, il peronista Sergio Massa, che ha totalizzato il 44,31%.
Milei, appoggiato anche da Giorgia Meloni nel ballottaggio del 19 novembre, ha trionfato soprattutto nell’entroterra del Paese, in particolare nelle province di Mendoza, dove ha avuto il 71% dei voti, e Cordoba, dove ha ottenuto il 74,14%.
Il nuovo presidente, già noto opinionista televisivo nel Paese, si è fatto notare per la sua teatrale campagna elettorale, in numerosi comizi è salito sul palco imbracciando una motosega. Milei, che ha fatto breccia sui giovani, prenderà il posto di Alberto Fernandez, presidente uscente. «È un giorno storico per l’Argentina – ha detto Milei -. La ricostruzione del Paese inizia oggi. Non sarà facile, e richiederà cambiamenti drastici e urgenti».