Wang: "La Cina pronta a lavorare per la pace in Medio Oriente"
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Wang: "La Cina pronta a lavorare per la pace in Medio Oriente"

A Gaza, ha proseguito Wang nell'incontro di due giorni alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino, «si sta verificando un disastro umanitario».

Wang: "La Cina pronta a lavorare per la pace in Medio Oriente"
Wang Yi
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20 Novembre 2023 - 11.17


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 Wang ha affermato che il mondo deve «agire con urgenza» per la de-escalation del conflitto tra Israele e Hamas, rimarcando la necessità di lavorare «insieme per raffreddare con rapidità la situazione a Gaza e per ripristinare la pace in Medio Oriente il prima possibile».

A Gaza, ha proseguito Wang nell’incontro di due giorni alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino, «si sta verificando un disastro umanitario».

È una «situazione che colpisce tutti i Paesi del mondo e mette in discussione il senso umano di giusto e sbagliato e la linea di fondo della stessa umanità», ha notato il capo della diplomazia cinese, per il quale «la comunità internazionale deve agire con urgenza, adottando tutte le misure efficaci per evitare che la tragedia si diffonda» ulteriormente nella regione.

Dopo lo scoppio del conflitto a inizio ottobre, i funzionari cinesi, compreso lo Wang, hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e un «raffreddamento» della situazione, rimarcando la necessità della soluzione dei due Stati, senza però condannare l’attacco iniziale di Hamas. Pechino, storicamente solidale con la causa palestinese, ha accentuato nel 2023 l’impegno in Medio Oriente, facilitando lo storico riavvicinamento tra Arabia Saudita e Iran e inviando un inviato nella regione per mediare per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

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Pechino è «un buon amico e fratello dei Paesi arabi e musulmani», ha detto Wang ai diplomatici ospiti. «Abbiamo sempre difeso in modo fermo i diritti e gli interessi legittimi dei Paesi arabi e musulmani, e sempre sostenuto con fermezza gli sforzi del popolo palestinese per ripristinare i suoi legittimi diritti e interessi nazionali. La Cina sostiene la giustizia e l’equità in questo conflitto».

Il ministro degli Esteri dell’Autorità Palestinese Riyad al-Maliki ha accusato Israele di puntare a «porre fine alla presenza del popolo palestinese su ciò che resta della sua terra storica». Mentre il principe Faisal bin Farhan, a capo della diplomazia saudita, ha detto che Riad sta «cercando una maggiore cooperazione con i nostri amici in Cina» con l’obiettivo di «lavorare per porre fine a questa crisi e a questa grave situazione il più rapidamente possibile». 

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