Israele attacca il premier irlandese: lo scontro dopo la liberazione di Emily Hand rapita da Hamas
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Israele attacca il premier irlandese: lo scontro dopo la liberazione di Emily Hand rapita da Hamas

Il primo ministro irlandese Leo Varadkar è stato criticato dal ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, per aver definito "smarrita" la bambina di nove anni rapita da Hamas a Gaza il 15 novembre considerata morta.

Israele attacca il premier irlandese: lo scontro dopo la liberazione di Emily Hand rapita da Hamas
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26 Novembre 2023 - 15.02


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Il primo ministro irlandese Leo Varadkar è stato criticato dal ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, per aver definito “smarrita” la bambina di nove anni rapita da Hamas a Gaza il 15 novembre considerata morta.

Varadkar ha rilasciato una dichiarazione in cui ha espresso la sua gioia per il rilascio di Emily Hand, una ragazzina irlandese-israeliana, avvenuto il 25 novembre. “Questo è un giorno di enorme gioia e sollievo per Emily Hand e la sua famiglia”, ha detto Varadkar. “Una bambina innocente che era perduto è stata ora ritrovata e restituita, e tiriamo un enorme sospiro di sollievo. Le nostre preghiere sono state esaudite”.

Cohen ha criticato la dichiarazione di Varadkar, dicendo che era inappropriato suggerire che Emily fosse semplicemente “persa” quando in realtà era stata rapita dai terroristi di Hamas. “Signor Primo Ministro”, ha scritto Cohen sui social media, “sembra che tu abbia perso la bussola morale e abbia bisogno di un confronto con la realtà! Emily Hand non era “persa”, è stata rapita da un’organizzazione terroristica peggiore dell’ISIS che ha ucciso la sua matrigna”.

La dichiarazione di Varadkar ha suscitato anche reazioni negative da parte di alcuni politici irlandesi. Il leader del partito Fine Gael, Eamon Ryan, ha detto che la dichiarazione del primo ministro era stata “sfortunata” e che avrebbe dovuto essere più precisa.

Emily Hand è stata rapita da Hamas il 15 novembre mentre si trovava a casa dei nonni a Gaza. Il suo rapimento è avvenuto in un contesto di escalation della violenza tra Israele e Hamas. La bambina è stata rilasciata il 25 novembre dopo che Israele ha raggiunto un accordo con Hamas per lo scambio di prigionieri.

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