Sulla Striscia di Gaza si ricomincia a morire, dopo la fine della tregua e la ripresa dei bombardamenti israeliani. Il bilancio dei morti tra i palestinesi è salito a 54. Pochi minuti prima delle sei di stamane l’esercito di Israele aveva riferito di sirene in azione a seguito della partenza di razzi dalla Striscia, che sarebbero stati intercettati.
I militari di Tel Aviv hanno accusato Hamas di aver violato «una pausa operativa» nelle ostilità e hanno confermato la «ripresa dei combattimenti» contro l’organizzazione palestinese. Notizie di esplosioni sono giunte da più zone di Gaza, sia dal settore nord che da quello sud.
I raid di oggi hanno seguito sette giorni di cessate il fuoco che hanno permesso il rilascio di 110 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia e di 240 prigionieri palestinesi che si trovavano nelle carceri di Tel Aviv. Secondo fonti di stampa concordanti, con una mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar sono tuttora in corso trattative per un nuovo accordo di cessate-il-fuoco.
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