Un sovranista nemico della libertà e ricattatore. Il premier ungherese, Viktor Orban, rivendica tutti i fondi europei destinati all’Ungheria e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto, per dare via libera al pacchetto di aiuti per l’Ucraina. «Ho sempre detto che se qualcuno vuole modificare il bilancio, allora è una grande opportunità per l’Ungheria per chiarire che deve ottenere ciò a cui ha diritto. Non la metà, o un quarto» ha detto il primo ministro in un’intervista a Kossuth Radio.
Con il pacchetto di aiuti all’Ucraina, ha spiegato il premier, l’Ue intende replicare quanto accaduto con il Covid e il NextGenerationEU. «Abbiamo fatto un’eccezione una volta e abbiamo fatto male», ha dichiarato Orban, lamentando il fatto che l’Ungheria non ha avuto accesso ai fondi per la ripresa. Orban si è soffermato poi sulla discussione, che ha descritto «lunga e difficile», sull’avvio dei negoziati di adesione all’Ue dell’Ucraina, ribadendo l’opposizione di Budapest e avvertendo che questo processo potrebbe essere «fermato in seguito».
«Ho passato otto ore a convincerli a non prendere questa decisione sbagliata» ha raccontato Orban, affermando che l’argomento decisivo è stato che se l’Ungheria è contraria all’ingresso dell’Ucraina in Ue, «il Parlamento ungherese può votare contro, e finché la questione non arriva ai parlamenti, il processo è molto, molto lungo». L’apertura dei negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Ue è una decisione sbagliata, che potrebbe avere effetti negativi, ma, ha avvertito il premier, «le conseguenze finanziarie ed economiche di questo non saranno pagate dagli ungheresi».
Ma la partita che Orban sta giocando con l’Ue vede al centro anche il `tesoretto´ dei fondi europei destinati al suo Paese e bloccati. Complessivamente, l’Ue ha disposto il congelamento di circa 22 miliardi di euro di fondi di coesione per il periodo di programmazione 2021-2027 e di 10,4 miliardi di euro del Pnrr nazionale in risposta alle violazioni dello Stato di diritto contestate al governo di Orban.
Nei giorni scorsi Bruxelles ha deciso di sbloccare 10,2 miliardi di euro di fondi di coesione e di versare un pre-finanziamento da 900 milioni per il Pnrr ungherese modificato con il capitolo del Repower.