Palestina, prove di dialogo tra Fatah e Hamas
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Palestina, prove di dialogo tra Fatah e Hamas

Hamas e Al Fatah, fazioni palestinesi in guerra tra loro, riprendono a parlarsi. C'è stato un incontro in Qatar

Palestina, prove di dialogo tra Fatah e Hamas
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20 Dicembre 2023 - 14.58


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Hamas e Al Fatah, fazioni palestinesi in guerra tra loro, riprendono a parlarsi. In base a quanto riporta il Wall Street Journal, il numero uno dell’organizzazione terroristica palestinese Ismail Haniyeh e il leader storico Khaled Meshal hanno incontrato uno dei vertici di Al Fatah, Hussein Al Sheikh, nella capitale del Qatar Doha. Sul tavolo la possibilità di stabilire un’alleanza all’interno dell’Olp, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

In base a quanto reso noto da uno dei dirigenti di Hamas, Husam Badran, all’incontro hanno preso parte anche l’ex premier palestinese Salam Fayyad e Mohammed Dahlan, personaggio storico di Fatah con importanti legami con i Paesi del Golfo e con l’Egitto. Particolarmente importante la presenza di Dahlan, artefice di diversi tentativi di riconciliazione tra Hamas e Fatah, andati a vuoto in passato. «Non sono un amico di Hamas – ha detto Dahlan- ma l’unico che può sedersi per portare la pace tra i due movimenti».

I tentativi di Dahlan potrebbero infrangersi contro l’intransigenza dell’ala di Hamas impegnata nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Contrario a una riconciliazione è Yahya Sinwar, numero uno nella lista dei ricercati di Israele, leader e comandante di Hamas sul campo. Principale elemento di discordia è il riconoscimento dello Stato di Israele; opzione osteggiata da Sinwar, su cui però la dirigenza politica in esilio del movimento ha mostrato delle aperture.

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«Non combattiamo per il gusto di combattere, combattiamo perché vogliamo la fine della guerra», ha detto Badran, rappresentante della linea morbida di Hamas. Hamas si è presentato come partito politico nel 2006 vincendo nettamente le elezioni presso la popolazione palestinese. L’organizzazione terroristica, sfruttando gli atti di resistenza all’occupazione israeliana e un sistema assistenziale per i civili, ottenne 15 su un totale di 24 seggi a Gaza e 30 su 45 in Cisgiordania.

Le elezioni del 2006 segnarono la sconfitta di Al Fatah, che pagò per una serie di casi di corruzione e ottenne appena 6 seggi a Gaza e 11 in Cisgiordania. Un risultato non riconosciuto da Israele e da buona parte della comunità internazionale che chiusero la porta alla possibilità di un dialogo con Hamas. I membri di Al Fatah continuarono a mantenere il pieno controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese, lo stato ebraico impose un duro embargo su Gaza che rimase in mano ad Hamas e segnò la rottura definitiva tra le due fazioni.

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha più volte ripetuto in queste settimane che l’OLP non può prendere il controllo a Gaza a causa di un accordo in vigore tra Abu Mazen, presidente dello stesso OLP, e Hamas.

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