La consigliera regionale Yekaterina Duntsova ha ufficialmente depositato presso la Commissione elettorale centrale russa la sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali fissate per il 17 marzo.
Duntsova, nota per le sue posizioni pacifiste e il suo impegno per la fine del conflitto in Ucraina, ha espresso la volontà di un futuro per la Russia improntato all’umanità, alla pace e alla cooperazione, basato sul principio del rispetto reciproco durante un colloquio con i giornalisti.
L’ex giornalista dovrà raccogliere almeno 300.000 firme provenienti da almeno 40 regioni russe per ufficializzare la sua candidatura.”
«Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare – ha spiegato – Abbiamo fatto questo passo e penso che dovrebbe ispirare le persone che ci supportano. Spero di essere almeno registrata come candidata. Raccogliere le firme sarà un lavoro enorme e spero che le persone partecipino attivamente».
In una precedente intervista rilasciata all’Associated Press Duntsova aveva detto di temere possibili attacchi del Cremlino contro attivisti e manifestanti di opposizione ma ha insistito sulla necessità di «presentare un’alternativa» all’attuale presidente, Vladimir Putin, e alle sue politiche. Se eletta ha promesso di liberare i «prigionieri politici russi», senza fare nomi. Ma in precedenza si era detta disponibile a rilasciare anche l’attivista anti-corruzione Alexei Navalny.