Era attesa la pubblicazione dei documenti segreti relativi al finanziere condannato per abusi sessuali e traffico di minori Jeffrey Epstein, voluta dalla giudice statunitense Loretta Preska, la quale ha ritenuto che i nomi delle 170 persone associate, amiche o vittime di Epstein dovessero essere resi pubblici.
I documenti fanno parte di una causa di diffamazione intentata nel 2015 negli Stati Uniti da Virginia Giuffre contro Ghislaine Maxwell, la socialite britannica ex amante del finanziere caduta in disgrazia e condannata a 20 anni di carcere per adescamento di minori. Tra le rivelazioni, anche tentativi di «comprare» il silenzio delle vittime e dei loro conoscenti.
Dalla testimonianza di Johanna Sjoberg, datata 2006, sono emersi i dettagli dell’episodio in cui il principe Andrea le toccò il seno mentre era seduta su un divano nell’appartamento di Manhattan del miliardario statunitense. Buckingham Palace aveva già replicato alle accuse definendole «categoricamente false». Andrea, che si è ritirato dalla vita pubblica dopo il clamore suscitato dalla sua amicizia con Epstein, ha pagato milioni per risolvere la causa civile per violenza sessuale nei confronti di Virginia Giuffre, una donna che ha dichiarato di non aver mai incontrato e che faceva parte delle vittime del traffico di Epstein.
Nella deposizione di Sjoberg, la donna raccontò anche che Epstein le aveva confessato che all’ex presidente Bill Clinton «piacciono giovani, riferendosi alle ragazze». Menzionato anche Donald Trump, con Sjoberg che ha ricordato come una volta in cui era con Epstein su uno dei suoi aerei, questi suggerì di chiamare il tycoon per andare insieme al casinò. Altri nomi arrivano ancora dalla deposizione di Giuffre: Maxwell le aveva ordinato di avere contatti sessuali con persone tra cui l’ex governatore del New Mexico Bill Richardson, il guru della tecnologia Marvin Minsky, il noto scout di modellismo francese Jean-Luc Brunel e l’investitore americano Glenn Dubin.
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