L’operazione `Diluvio di Al Aqsa´, come Hamas ha chiamato la guerra contro Israele, porterà alla «fine del regime sionista». Lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, partecipando a Kerman ai funerali delle vittime del doppio attentato di mercoledì.
«La vittoria della verità e la distruzione della falsità è una promessa divina», ha aggiunto, citato dall’agenzia Irna, Raisi, che poi si è recato a visitare la tomba di Qassem Soleimani, il capo delle operazioni all’estero dei Pasdaran e nemico numero uno di Israele, ucciso in un raid Usa a Baghdad 4 anni fa e che veniva ricordato quando è stato compiuto il doppio attentato.
L’attentato dell’Isis a Kerman
Le forze armate dell’Iran decideranno tempo e luogo per la risposta all’attacco di mercoledì a Kerman, avvenuto durante la commemorazione per il quarto anniversario dell’uccisione del generale Qassem Soleimani in un raid Usa in Iraq nel 2020. Lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, parlando alla folla di persone che partecipava ai funerali di alcune delle vittime dell’attacco di Kerman.
«Il nemico vede sempre il potere della Repubblica islamica. Il mondo intero sta riconoscendo questo potere e questa capacità. Siate certi che l’iniziativa è nelle mani delle nostre potenti forze. Il luogo e il momento saranno stabiliti dalle nostre forze», ha dichiarato Raisi. L’agenzia di stampa iraniana Irna parla di vendetta.