The Intercept ha pubblicato un rapporto che descrive in dettaglio la portata di come la copertura della Cnn sulla guerra di Israele nella Striscia di Gaza deve essere rivista dal suo ufficio a Gerusalemme, che si attiene alla censura dell’esercito israeliano.
Il rapporto evidenzia anche le istruzioni della Cnn al suo personale sul linguaggio specifico da utilizzare ed evitare quando si riferiscono alla violenza nella Striscia di Gaza.
Secondo un anonimo membro dello staff della Cnn, termini come “crimine di guerra” e “genocidio” sono tabù, e gli attacchi aerei israeliani vengono declassati a “esplosioni” senza attribuirli all’autore, a meno che non siano rivendicati dallo stesso esercito israeliano.
Ha aggiunto che in ottobre la Cnn ha assunto Tamar Michaelis, ex portavoce dell’esercito israeliano, per contribuire alla copertura della rete. Michaelis ha scritto dozzine di articoli citando l’attuale portavoce dell’esercito israeliano e trasmettendo informazioni sulle operazioni dell’esercito nella Striscia di Gaza.