«Combatteremo a lungo» e «non un solo nemico», bensì «un asse costruito e guidato militarmente dall’Iran» attorno a Israele. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nel corso di una intervista al Wall Street Journal, aggiungendo che inizialmente «i leader di Hamas non avevano preso seriamente la guerra a Gaza, nemmeno quando siamo entrati la prima volta». Ma «stavolta è diverso» e «la comunità internazionale lo deve capire» perché è diversa la portata del massacro compiuto da Hamas lo scorso 7 ottobre, «il giorno più sanguinoso per il popolo ebraico dal 1945», ha sottolineato Gallant.
«Dovrebbe essere consentito a Hamas, Hezbollah e all’Iran di decidere come viviamo le nostre vite qui in Israele? Questo non lo accettiamo», ha aggiunto.
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