Solo un quinto dei 5.000 posti letto necessari per far fronte ai traumi e alle emergenze sono disponibili a Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, precisando che più di tre quarti dei 77 centri sanitari primari nella Striscia sono fuori uso.
“Le ostilità in corso a Deir el-Balah e Khan Younis – insieme agli ordini di evacuazione nelle aree vicine – stanno mettendo tre ospedali a rischio di chiusura: Al-Aqsa, Nasser e l’ospedale europeo di Gaza”, ha detto Dujarric, aggiungendo che “circa 350.000 persone con malattie croniche e circa 485.000 persone con disturbi di salute mentale continuano a subire interruzioni nelle loro cure a Gaza”.
Circa 1,9 milioni di sfollati sono a rischio di malattie trasmissibili a causa delle cattive condizioni di vita, dei rifugi sovraffollati e della mancanza di accesso ad acqua, servizi igienico-sanitari adeguati, afferma l’Onu.
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