L'avvocato di Israele: "Una nostra condanna per genocidio sarebbe un'arma per terroristi senza scrupoli"
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L'avvocato di Israele: "Una nostra condanna per genocidio sarebbe un'arma per terroristi senza scrupoli"

Nella dichiarazione conclusiva della due giorni di udienze all'Aia, Israele ha sostenuto che il Sudafrica stia cercando di diffamare la leadership e la società israeliane accusando il Paese di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia. 

L'avvocato di Israele: "Una nostra condanna per genocidio sarebbe un'arma per terroristi senza scrupoli"
Gilad Noam
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12 Gennaio 2024 - 15.29


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Una difesa abbastanza decbole, basata sul principio secondo il quale poiché Israele è stata vittima di Hamas la sua reazione non può essere contestata.

Nella dichiarazione conclusiva della due giorni di udienze all’Aia, Israele ha sostenuto che il Sudafrica stia cercando di diffamare la leadership e la società israeliane accusando il Paese di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia. 

L’avvocato Gilad Noam, che rappresenta Israele, ha affermato che il caso del Sudafrica contro Israele fa apparire il Paese come uno Stato «singolarmente dedito alla distruzione di un’intera popolazione» e ha aggiunto che «questo è palesemente falso».

 Noam, vice procuratore generale di Israele per il diritto internazionale, ha sostenuto che il rispetto della legge sia profondamente intessuto nell’apparato militare israeliano e una componente fondamentale dello Stato israeliano fin dalla guerra che ha portato alla creazione di Israele e ha aggiunto che un pronunciamento della Corte per genocidio sarebbe un cattivo precedente. 

La guerra del 1948 costrinse circa 700mila palestinesi ad abbandonare le loro case in quella che è chiamata dai palestinesi `Nakba´, che in arabo significa `catastrofe´. «Quando i cannoni rombano a Gaza, la legge non tace», «è così dal 1948», ha dichiarato Noam.

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Giovedì il team legale del Sudafrica ha affermato che la leadership israeliana ha dimostrato «intenti genocidi», facendo riferimento a dichiarazioni di alcuni alti funzionari israeliani. 

Ma Noam ha detto che Israele non ha alcuna tolleranza per le dichiarazioni che invitano a fare del male ai civili di Gaza e che il sistema giudiziario israeliano potrebbe considerarle un incitamento. 

Noam ha affermato che un ordine del tribunale che chieda a Israele di fermare le ostilità a Gaza porterebbe a una «situazione perversa» in cui Hamas continuerebbe ad attaccare cittadini israeliani, a tenere circa 136 ostaggi nella Striscia di Gaza e a impedire agli israeliani sfollati di tornare alle loro case. Inoltre creerebbe a suo parere un precedente in cui gruppi militanti come Hamas si rivolgono al tribunale internazionale per ottenere protezione. 

«Sì, c’è un conflitto armato straziante», ha detto Noam. «Ma il tentativo di classificarlo come genocidio trasformerà uno strumento adottato dalla comunità internazionale per prevenire orrori come quelli che hanno sconvolto la coscienza dell’umanità durante l’Olocausto in un’arma nelle mani di gruppi terroristici che non hanno alcun riguardo per l’umanità o la legge».

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