Proteste in Germania contro il piano dell'estrema destra per deportare richiedenti asilo e tedeschi di origine straniera
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Proteste in Germania contro il piano dell'estrema destra per deportare richiedenti asilo e tedeschi di origine straniera

Proteste in Germania per esprimere l'opposizione al partito razzista di estrema destra AfD dopo che i politici del partito hanno incontrato i neonazisti per discutere un “piano generale” per la deportazione di massa dei richiedenti asilo

Proteste in Germania contro il piano dell'estrema destra per deportare richiedenti asilo e tedeschi di origine straniera
Proteste in Germania contro i post-nazisti di Afd
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17 Gennaio 2024 - 01.08


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Migliaia di persone in tutta la Germania sono scese in piazza per il quarto giorno consecutivo per esprimere la loro opposizione al partito razzista di estrema destra AfD dopo che i politici del partito hanno incontrato i neonazisti per discutere un “piano generale” per la deportazione di massa dei richiedenti asilo. e cittadini tedeschi di origine straniera.

Negli ultimi giorni si sono svolte proteste a Lipsia, Rostock, Essen e Berlino.

La leadership dell’AfD ha cercato di prendere le distanze dal raduno di novembre alla periferia di Potsdam, a ovest di Berlino, come rivelato mercoledì dalla rete di giornalismo investigativo Correctiv. Tuttavia, diversi membri del partito sono stati coinvolti e da allora hanno espresso il loro sostegno alle idee discusse.

Lunedì Alice Weidel, co-presidente del partito, ha annunciato di essersi separata dal suo consigliere Roland Hartwig, dopo la conferma della sua partecipazione all’evento. Weidel ha dichiarato di non essere a conoscenza del suo coinvolgimento e ha detto che l’AfD non sostiene il piano di deportazione.

I membri del partito hanno detto che Hartwig, un ex manager dell’azienda chimica Bayer che ha trascorso quattro anni come deputato dell’AfD, è un membro importante e rispettato dell’AfD e che avrebbe continuato a svolgere un ruolo importante dietro le quinte.

Questa ambiguità ha suscitato le accuse secondo le quali la decisione della Weidel fosse una mossa tattica per sembrare di prendere le distanze da se stessa e dal partito dall’evento.

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